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Nei paesi occidentali, dato l'aumento progressivo delle aspettative di vita, la percentuale di anziani sulla popolazione totale va rapidamente aumentando e quella degli anziani è anche una fascia d'età o, piuttosto, una condizione esistenziale, che presenta delle difficoltà psicosociali particolari.

 

Il pensionamento dall'attività lavorativa, spesso, viene a coincidere con un vissuto di cessazione del riconoscimento sociale della propria utilità, associato ad un senso di vuoto e di fallimento; a ciò si aggiunge l'indubbia difficoltà della terza età nello stare al passo con la velocità richiesta dalle nuove conoscenze, che rendono rapidamente obsolete competenze ed abilità acquisite in passato.

 

All'interno della famiglia, l'anziano si trova a fronteggiare un senso di solitudine, amplificato dalla perdita degli amici o del coniuge e dalla riduzione delle relazioni sociali...

 

… “e adesso?

 

Ecco che arriva un minuscolo urlante incomprensibile e fastidiosissimo individuo che mette a soqquadro tutto quanto!

 

Tutti si agitano per il nuovo venuto, si fanno in quattro per mille cose di cui quell'affarino sembra aver bisogno, gli stanno intorno dalla mattina alla sera e trascurano me, il più “vecchio”, quasi come se non esistessi più...

 

e, cosa peggiore ancora, quell'affarino sembra volersi accaparrare tutto l'amore della mia mamma: le sta sempre in braccio, strilla quando lei non gli sta vicino, ha sempre qualche pretesa in serbo per attirarne l'attenzione...

 

Mettetevi nei miei panni, prima di etichettarmi come geloso:

 

a voi non sembra una TRAGEDIA questa??!!!”

 

(Dal Film: “The Karate Kid”, 1984)

apparentemente, nessuna delle azioni che Daniel compie ha a che vedere con il Karate, ma...

Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare

nasce da un minuscolo germoglio.

Una torre alta nove piani

incomincia da un mucchietto di terra.

Un lungo viaggio di mille miglia

si comincia col muovere un piede.”

 (Lao Tse)

 

 Un dolore fortissimo che non riesci ad arginare...

 La consapevolezza di essere una persona orrenda...

 … e solo il desiderio che tutto finisca presto.

 Una sola parola sembra echeggiare nella tua testa: “Basta!”, insieme all'atroce consapevolezza che non potrai farcela “dopo”... dopo che tutto sarà finito, dopo che qualcuno da te incaricato avrà messo la parola “fine” a questa simbiosi che si sta pian piano creando e che tu non vuoi, dopo che sarai di nuovo tu, fisicamente quella di prima ma emotivamente cambiata.

 Sì, perchè un aborto ti cambierà e, nonostante sia stato da te deciso, nulla potrai contro il senso di colpa che ti assalirà quando meno te lo aspetti...

La gravidanza è un momento estremamente delicato nella vita di una donna ed è caratterizzata da un vissuto psichico del tutto particolare.

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