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Arriva un nuovo fratellino...

 

Il più delle volte, il primogenito reagisce a questa situazione esprimendo, a parole e a fatti, proponimenti mortiferi nei confronti del neonato (lo picchia in testa con il cucchiaio, gli stringe una gamba con fiera virulenza, …); se proprio non può fare nulla contro il nuovo arrivato perché il servizio di sorveglianza (genitori) è troppo efficiente, il primogenito si sfoga facendo dispetti alla madre, colpevole di averlo tradito; nel frattempo, ovviamente, non perde occasione per consigliare ai genitori di riportare il neonato dove l'hanno preso oppure, più sbrigativamente, di gettarlo via!!

 

Naturalmente, le cose non assumono sempre una piega così drammatica...

 

certe volte, il sentimento della gelosia non è così bruciante da spingere il bambino sulla strada della rappresaglia... però non si deve credere che la mancanza di manifestazioni evidenti significhi che la gelosia non c'è per niente!

Spesso, il bambino sembra innamorato del neonato, ma sotto sotto lo detesta e recita la parte del “fratello maggiore buono” solo per non svelare la sua vera disposizione d'animo!

 

Spesso, il bambino si controlla di fronte al neonato e ai genitori, ma poi si sfoga rovesciando la propria collera su oggetti che, in qualche modo, rappresentano per lui l'odiato rivale... e, spesso, egli adotta una forma di machiavellismo, cercando di mettere in ombra il neonato con il proprio comportamento brillante, mansueto, servizievole, conciliante... insomma, esemplare sotto ogni profilo!

 

Ma...

 

Forse, la manifestazione più comune della gelosia verso il nuovo fratellino, è quella del “ritornare piccolo”...

 

Il ragionamento del bambino è semplice e, obiettivamente, non fa una piega!!

 

Se il neonato è diventato il centro di attenzione perchè è più piccolo di me, allora mi comporterò anch'io come se fossi piccolo quanto lui e così tutti torneranno ad occuparsi di me!”.

 

Cosa fare di fronte a manifestazioni come quella del ricominciare a bagnare il letto... chiedere il biberon la sera prima di andare a letto... chiedere nuovamente il ciuccio... ?

 

 

 

Gelosia: “Istruzioni per l'uso”

 

(Per i genitori)

 

 

 

 

  1. NON CREARE PROBLEMI LADDOVE NON CE NE SONO:

    che un bambino di 2 o 3 anni sia geloso del fratellino neonato è piuttosto normale e non è il caso di farne un dramma.

  2. PRIMA ANCORA CHE NASCA IL FRATELLINO:

    è meglio informare il primogenito di ciò che sta avvenendo e rispondere alle sue domande sulla crescita e sul sesso. Potrà così seguire le trasformazioni della madre nel corso della gravidanza, per vederla poi tornare com'era prima: un'esperienza, questa, che dà al bambino la certezza che qualsiasi cambiamento avvenga, tutto si riassesterà.

  3. QUANDO IL NEONATO ARRIVA A CASA:

    fate in modo che l'attenzione e l'attività dell'intera famiglia non si concentrino esclusivamente su di lui: anche il più grande ha i suoi diritti. Se egli vede che tutti si agitano per il nuovo arrivato, si sentirà trascurato o, addirittura, dimenticato dalla mamma, totalmente accaparrata dal nuovo fratellino.

  4. NON DIMENTICATE DI DARE AL FIGLIO MAGGIORE QUEI VANTAGGI CHE LOGICAMENTE GLI SPETTANO IN VIRTU' DELLA NUOVA SITUAZIONE FAMILIARE:

    conservategli, innanzitutto, il suo posto in casa: non cacciatelo, per esempio, dalla sua stanza per far luogo al neonato... Se questo provvedimento è necessario, adottatelo qualche tempo prima dell'arrivo del fratellino, in modo che il più grande non lo prenda come una “detronizzazione”.

    Dategli la sensazione che il sopraggiungere del neonato significa per lui una “promozione”: per esempio, il diritto ad un lettino più grande o ad una nuova coperta (“Quella vecchia e piccola la utilizzeremo per il fratellino”).

    Preparate un angolo proprio suo, riservato a lui, che è il più vecchio: non sarà necessario che si tratti di una stanza, basterà uno spazio del quale lui e solo lui sia il padrone (un cassetto, un armadietto, etc.)

     

  5. STIMOLATE LA SUA COLLABORAZIONE NELL'OPERA DI ASSISTENZA AL NEONATO:

    fatevi aiutare a preparare il biberon o a predisporre gli oggetti per il bagnetto... questo lo farà sentire un pochino “papà” o “mamma” anche lui. A questo fine, farete bene a mostrare che vi fidate di lui perchè ormai è grande, sa vestirsi da solo, non bagna il letto, …

  6. NON ILLUDETEVI NEMMENO PER UN ATTIMO DI RIUSCIRE A CANCELLARE LA GELOSIA DALLA MENTE DEL VOSTRO BAMBINO:

    è importante, invece, che il bambino possa esprimere liberamente ciò che sta provando, sia verbalmente, sia nel gioco, senza sentirsi in colpa: diamogli limiti, non punizioni!.

 

 

 

 

 

 

La GELOSIA, non è una colpa da punire, né un difetto da correggere; anche se il bambino la manifesta in modo molto infantile, spesso paradossale, è una ferita che brucia e lo fa soffrire, con un'intensità simile a quella di un adulto.

 

 

 

 

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