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E' il Maestro Miyagi, nel film “The Karate Kid”, ad insegnare a Daniel non solo l'arte del combattimento, ma tutti gli elementi che compongono la vita:

 

  • Il credere veramente e tenacemente in qualcosa.

  • L'impegnarsi per raggiungere i nostri obiettivi.

  • Il SAPER ASPETTARE.

 
 

 … Come Martha Medeiros scrisse:

 

Soltanto l'ardente pazienza

 porterà al raggiungimento

 di una splendida felicità”.

 

Come facilmente possiamo notare guardando le file di ragazzi in attesa del nuovo cellulare di fronte ai grandi Multistore di elettronica, il concetto di TEMPO è diventato assolutamente soggettivo e ristretto: non esiste più un tempo oggettivo, il tempo della natura, il tempo della vita stessa, ma solo un tempo soggettivo, in cui tutto deve esser fatto e deve esser fatto in fretta!!

 Anche l'IMPEGNO che mettiamo nel fare le cose è soggiogato alla logica dell'ottenere tutto e subito...

 Ma questa non è la logica per la quale siamo stati creati, basti pensare al nostro organismo... ai suoi tempi... che spesso non coincidono assolutamente con quelli che noi vorremmo!

 Come il Maestro Miyagi ha detto a Daniel, occorre tempo affinchè si possano vedere i frutti del lavoro svolto.

 

Ma... quando non siamo in grado di aspettare?

 Quando non siamo in grado di resistere e tollerare le cose apparentemente noiose che, però, ci porteranno alla vittoria?

 Quando non siamo ALLENATI ALL'ATTESA?

 … L'incapacità di saper aspettare nasce dalla nostra incapacità di procrastinare il piacere; è come se, nella maggior parte di noi, prevalesse la logica del “meglio l'uovo oggi”; ma...

 Lottare con il tempo, con il NOSTRO tempo, cercando di accorciarlo, è una lotta ìmpari, nella quale non potremo mai prevalere, perchè è il tempo che contiene gli eventi e non il contrario.

 Quando vogliamo definire il tempo all'interno di un evento, il tempo reagisce allungandosi, come conferma il famoso detto orientale: “Più fretta hai, più il cammino sarà lungo.”

 Allora... Cosa fare?

 Come per tutte le cose, anche quella dell'imparare ad aspettare richiede allenamento... e bravi insegnanti!!

 I bambini, infatti, imparano:

  • il 20% di ciò che ascoltano.

  • Il 30% di ciò che vedono.

  • Il 50% di ciò che vedono e ascoltano.

  • Il 70% di ciò che ascoltano e che li diverte.

  • Il 90% di ciò che viene contemporaneamente detto e fatto davanti ai loro occhi.

 … il che significa che noi per primi (genitori ed insegnanti) abbiamo il DOVERE di imparare che ogni cosa ha un suo tempo; è il bambino piccolo che vuole tutto e subito; egli non conosce il tempo dell'attesa, il piacere differito... ciò che desidera gli deve esser dato e subito!

 La capacità di ritardare una gratificazione, infatti, è un punto di svolta nello sviluppo di ogni bambino.

 Cerchiamo di essere, noi per primi, veramente ADULTI, con l'esempio di ogni giorno, imparando a saper aspettare, che è una vera e propria ARTE.

 Solo essendo responsabili di noi stessi e del nostro tempo insegneremo ai bambini ad esserlo e a non averne paura; il risultato di tutto ciò sarà un maggior impegno in quello che facciamo e in quello che i nostri ragazzi faranno... ed una gallina bella grossa domani!!!

 

 

 

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