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Ultimamente, sia girando per strada che mettendoci a sedere virtualmente a tavola con molte famiglie, vediamo invece la situazione esplicitata dalla precedente immagine: ognuno chiuso nel proprio mondo, un mondo fatto di tecnologia e quindi di un tipo di linguaggio “freddo”, non umano... Come può esservi circolazione di emozioni quando ognuno è interessato solo al proprio schermo??

D'altronde, obietterete voi, è anche difficile iniziare un qualche tipo di conversazione, perchè potrebbe risultare forzata, visto che oramai nessuno (o quasi) è più in grado di iniziarne una... e allora...che fare?

Siamo nel 2016... e non penserei mai di far rinunciare qualcuno all'uso della tecnologia, anche perchè questa è stata creata per migliorare la nostra vita... ma è bene ricordare, secondo me, che siamo noi i creatori dei ritrovati tecnologici e che, quindi, sono loro ad essere in nostro potere e non viceversa!

Come diceva un passo dell'Ecclesiaste, c'è un momento per ogni cosa...

Pensiamo che siano importanti o no i momenti passati insieme alla nostra famiglia?

Io proporrei questa come prima domanda da farci prima di affrontare la cena in un modo o in un altro; credo che se diamo più importanza alla famiglia rispetto alla tv/internet/giochini/facebook/app varie/etc in almeno un momento della nostra giornata, possiamo cominciare ad apprezzarne il gusto!

Chiediamoci:

L'altra persona è importante per me?

Mi interessa com'è andata la sua giornata o non me ne frega niente?

Se ci poniamo sinceramente in ascolto, l'altro lo avvertirà e sarà così ogni volta più probabile che lasci un attimo il cellulare e stia un po' con noi.

Inoltre... proponiamo!

Siamo tutti d'accordo che, la sera quando rientriamo dal lavoro, siam cotti a puntino... ma prendiamoci un ultimo briciolo delle nostre energie per proporre: che sia un gioco, che sia una richiesta di aiuto nel preparare qualcosa, che sia inventarci un impegno da affrontare insieme.... l'altra persona avvertirà di essere importante ed indispensabile e sentirà di esser stata “vista” e questo farà scattare tutta una serie di meccanismi che la porteranno ad uscire pian piano dal proprio guscio...

E poi... pensavo, riguardando la nostra immagine: cos'è una famiglia?

Per me, essa è una squadra, ossia, un insieme di persone che collaborano, ognuna secondo le proprie capacità, per il raggiungimento di un obiettivo.

Una delle caratteristiche fondamentali della famiglia è che in essa tutti i membri sono interdipendenti; ciò significa che la serenità di ognuno è strettamente dipendente dalla serenità degli altri; perchè vi dico questo?

Perchè attualmente è molto raro vedere famiglie serene (e, badate bene, non ho parlato di famiglie “felici”!), ed è ancora più raro vedere famiglie in cui ognuno non pensi solo al proprio orticello...

Provate ad alzare gli occhi dal tablet e guardare chi vi sta di fronte... guardatelo per cercare di vedere com'è veramente.. DIVENTATE CURIOSI della persona che avete accanto e provate a non dare mai niente per scontato... perchè quella è la strada che porta alla chiusura in noi stessi.

 

 

 

 

 

 

 

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